Secondo le previsioni del Centro Studi FIPE solo in questo mese le famiglie spenderanno circa 8,5 miliardi di euro per consumi alimentari fuori casa

Il Natale 2023 ha visto un aumento della domanda e dell’offerta di ristorazione in Italia, secondo i dati della Fipe, la federazione dei pubblici esercizi. Più di 5 milioni di italiani e turisti stranieri hanno scelto di pranzare in uno dei 90.000 ristoranti aperti il 25 dicembre, spendendo in media 74 euro a testa per un menù tradizionale. Questo dato è in crescita del 10,2% rispetto al Natale 2022, quando i ristoranti aperti erano circa 81.000. Anche la spesa complessiva per i consumi alimentari fuori casa è cresciuta del 15% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 8,5 miliardi di euro nel mese di dicembre. A questo si aggiungono gli incassi derivanti da pranzi, cene e convention aziendali, che quest’anno sono stati particolarmente numerosi.

Il Presidente FIPE-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, ha sottolineato il ruolo positivo dei pubblici esercizi nella ripresa economica del Paese, nonostante le sfide imposte dal contesto internazionale e dai costi delle materie prime e dell’energia. Ha inoltre espresso la speranza che la politica monetaria della BCE diventi meno restrittiva per favorire la crescita e i consumi. Stoppani ha anche commentato il clima di fiducia degli imprenditori del settore, che hanno aspettative positive per il periodo delle feste. Il saldo tra coloro che ritengono che sarà un Natale migliore del precedente e quelli che hanno aspettative peggiori è infatti superiore al 17%. Il Presidente FIPE ha infine elogiato la capacità dei pubblici esercizi di adattarsi alle esigenze dei clienti, offrendo menu personalizzati per i bambini, proposte vegetariane e vegane, e soluzioni per le intolleranze alimentari.

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